L’isola di Zanzibar non è solo mare e spiagge bianche, qui infatti si possono fare tantissime esperienze e una che vi consiglio, tra le tante, è l’escursione a Prison Island che conserva una storia misteriosa e intrigante. Oggi questa isola è un vero paradiso per gli amanti della natura, qui infatti è ospitato il famoso Santuario delle Tartarughe Giganti, ma è anche possibile immergersi nelle testimonianze del passato.
Cosa leggerai in questa Guida di Viaggio
Storia di Prison Island
La storia dell’isola è particolare, infatti Prison Island, o Changuu come è conosciuta localmente, fino al 1860 circa era disabitata. Il primo sultano di Zanzibar allora la regalò a due mercanti arabi di schiavi, che la trasformarono in un’isola-prigione proprio per gli schiavi. Dopo che Zanzibar passò sotto il protettorato Britannico, intorno al 1893, Prison Island (tornata di proprietà del PM Britannico di Zanzibar) fu convertita in ospedale per ospitare i malati di febbre gialla, mantenendo questo ruolo fino a circa la metà del XX secolo.
Oggi i visitatori possono esplorare le celle e immaginare come sarebbe stata la vita su questa isola remota all’epoca.
Il Santuario delle Tartarughe
Il Santuario delle Tartarughe è senza dubbio la tappa principale di Prison Island. Qui è ospitata una colonia di tartarughe giganti di Aldabra, un dono del governo delle Seychelles a quello di Zanzibar nel 1919. Da allora, la colonia si è espansa notevolmente, passando dalle iniziali quattro tartarughe a oltre 100 esemplari!
Queste tartarughe giganti, con un peso che può superare i 200 kg, sono una specie protetta e il santuario svolge un ruolo cruciale per la loro conservazione. Oltre a contribuire alla sopravvivenza di queste creature straordinarie, il santuario offre anche un’occasione rara per l’educazione ambientale e la consapevolezza.
Qui, i visitatori non solo hanno l’opportunità di osservare queste maestose creature nel loro habitat naturale, ma possono anche interagire con loro. I più piccoli possono toccare delicatamente le tartarughe e dare loro da mangiare sotto la supervisione del personale. È un’esperienza affascinante e unica che permette un contatto ravvicinato con la natura, consentendo allo stesso tempo di apprendere l’importanza della conservazione delle specie marine.
Cosa fare a Prison Island: esploriamo l’isola e le sue attrazioni
Oltre al famoso santuario delle tartarughe, Prison Island offre un’ampia varietà di attrazioni, tutte immerse in un contesto naturale di incomparabile bellezza. La spiaggia di sabbia bianca dell’isola, un idilliaco angolo di paradiso, è un vero e proprio richiamo per i visitatori. Qui, si può trascorrere del tempo in totale relax, godendo della tranquillità dell’ambiente e dell’acqua cristallina. Per gli appassionati di nuoto, le acque circostanti l’isola offrono l’opportunità di fare il bagno in acque calme e accoglienti, ideali per tutte le età e le capacità di nuoto.
Per gli amanti dello snorkeling, Prison Island è perfetta. Le acque che circondano l’isola ospitano una straordinaria varietà di pesci tropicali e coralli colorati, offrendo un panorama subacqueo davvero mozzafiato: è facile avvistare razze, pesci palla, pesci pagliaccio e molte altre specie marine durante le immersioni. Nessun problema per l’attrezzatura, si può noleggiare direttamente lì al momento.
Prison Island ha anche diversi percorsi naturalistici che la attraversano, permettendo di scoprire la sua ricca flora e fauna. Camminando lungo questi sentieri, è possibile ammirare una varietà di piante e ascoltare il canto degli uccelli tropicali. Ogni tanto, potreste incrociare qualche pavone – l’isola ne è piena! Questi percorsi offrono anche splendidi punti panoramici da dove ammirare il mare e la vicina Zanzibar. Infine, non perdetevi l’opportunità di provare la cucina locale. In genere le escursioni prevedono anche il pranzo a base di pesce fresco pescato localmente. Dopo una giornata passata a esplorare l’isola e le sue meraviglie, non c’è niente di meglio che godersi un pasto gustoso con vista sul mare.